Alla base della sicurezza c'è la consapevolezza dei rischi. In questo elenco, non da considerarsi completo, elenco alcune informazioni da tenere ben in mente quando si lavora con l'elettricità.
Differenziale e magnetotermico forniscono protezione quando si usano apparecchiature certificate. Quando si lavora con trasformatori o dispositivi artigianali spesso le protezioni casalinghe (differeziale, magnetotermico) sono di scarsa utilità. Proprio per questo bisogna implementare delle proprie misure di sicurezza, come pedaliere, interblocchi e fioretti di scarica (vedi sezione sucessiva).
I condensatori sono presenti ovunque, sicuramente primo o poi ci avrai a che fare. Senza influenze esterne sono in grado di mantenere la carica per periodi molto lunghi. Proprio per questo bisogna implementare resistenze e ponticelli di scarica così da evitare shock imprevisti.
Prima iniziare a lavorare su un circuito è importante cortocircuitare tutti i condensatori così da evitare il rischio di scosse o danni ad altri componenti.
Se il condensatore in questione è in grado di immagazzinare energie particolarmente alte (>60J) o si trova ad alte tensioni (>1kV) c'è il rischio di esser colpiti da scintille o frammenti volanti, proprio per questo è consigliato utilizzare un fioretto (bastone isolante) di lunghezza adeguata così da poter scaricare il circuito in sicurezza. E' pure consigliato mantenere i condensatori non in uso cortocircuitati.
Quando si entra nell'ambito della media/alta tensione bisogna porger particolar attenzione alle distanze:
Tra oggetti a potenziale differente indicativamente va mantenuta una distanza di 0,5m per ogni 100kVpicco fino a 150kV (per tensioni maggiori le distanze possono esser di molto maggiori).
Tra parte in tensione e le persone non mi esprimo, ma vanno considerate:
Plastica, vetro, legno etc. sono noti isolanti ma in presenza di umidità, inquinamento e stress eccessivi possono perdere le loro proprietà portando a guasti inaspettati. Proprio per questo bisogna dimensionare adeguatamente e schermare gli elementi più esposti.
Cercare di massimizzare le distanze e ridurre i tempi di esposizione, evitare l'accesso agli individui più deboli (pacemaker).
Gli archi elettrici, oltre ad esser molto luminosi, generano radiazioni ultraviolette, proprio per questo è consigliato l'uso di occhiali di protezione (es. vetri da saldatore, occhiali solari).
Applicare alta tensione a contenitori sotto vuoto (es. lampadine, valvole) può provocare l'emissione di raggi x.
I transitori dovi a scariche elettriche possono causare disturbi radio, interferenze, malfunzionamenti temporanei e nel caso peggiore danni permanenti. Proprio per questo è consigliato schemare i propri circuiti ed usare delle resistenze di protezione con lo scopo di ridurre l'ampiezza delle correnti di scarica, e quindi dei disturbi.
La ionizzazione dell'aria, dovuta a una scarica elettrica, genera ozono, gas tossico se esposti ad alte concentrazioni. Proprio per questo è consigliato lavorare in un ambiente ben ventilato.
Le apparecchiature più vecchie, con cui ci si trova spesso a lavorare possono contenere svariate sostanze tossiche, tra cui:
Assicurarsi mediante chiavi e blocchi di sicurezza che nessun estraneo abbia accesso ad apparecchiature o materiali pericolosi. Scariche, scoppi ect., oltre a disturbare eventuali vicini, a lungo andare possono esser dannosi per l'udito. Elementi di potenza ed archi elettrici rappresentano un rischio di incendio.